Bed & Breakfast per la vacanza in famiglia
Agosto 2, 2022Lampedusa storia e curiosità
Settembre 6, 2022Quando sentiamo parlare di “Dammusi”, la nostra mente pensa ad altri luoghi, ma in realtà anche a Lampedusa questi tipi particolari di abitazione hanno trovato la loro diffusione.
Oggi, addentrandosi nell’entroterra lampedusano è possibile scorgere diversi resti di questi dammusi Lampedusa, costruzioni architettoniche dal fascino particolare, in alcune, quelle rimaste integre nel tempo, è possibile dormirci dentro ed essere catapultati indietro nel tempo, quando i contadini le usavano come loro dimore.
Sommario
Cosa vuol dire “dammusi” e cosa sono?
I dammusi sono delle antiche abitazioni di pietra usate dai contadini siciliani, molto adoperate sull’isola, quando si viveva solo di agricoltura. Non sono altro che le antiche dimore dei lampedusani, costruite con pietre locali che venivano letteralmente poggiate una sull’altra per creare le pareti, mentre i tetti venivano costruiti o a cupola o a spiovente.
I primi dammusi sono stati costruiti sull’isola nel 1843 dai coloni portati sull’isola da Bernardo Maria Sanvisente, periodo in cui l’isola conobbe una fase di sviluppo.
La spiegazione della parola “dammuso” è incerta, alcuni studiosi affermano discenda dal latino “domus”, altri dal greco “domation”, altri ancora dall’arabo “damus” e in ogni caso il significato che si vuole attribuire alla parola è quello di “casa”, mentre il termine “dammusu” dal siciliano significa “a volta” o “intradosso”.
Oggi il Dammuso può essere paragonato ad un’opera di architettura ed edilizia sostenibili, perché la sua forma andrebbe a generare un isolamento termico naturale, mentre il tetto concavo permette alle acque piovane di convogliare nelle cisterne predisposte per raccoglierle.
Come è fatto un Dammuso?
Come accennato precedentemente, il dammuso lampedusano classico è una costruzione priva di fondamenta, costruita mediante l’accatastamento di due filari di pietre con un tetto a cupola o a spiovente, nel quale veniva predisposta una specie di camera d’aria per mantenere una temperatura fresca all’interno.
Nelle vicinanze veniva creata una cisterna per la raccolta delle acque piovane perché, avere a disposizione l’acqua durante l’estate, torrida e secca siciliana, era molto importante soprattutto per l’irrigazione delle colture.
Le pietre che venivano adoperate in queste costruzioni a secco, solitamente, erano quelle che venivano tolte dal terreno così che svolgessero una doppia funzione, bonifica del terreno che si sarebbe andato a coltivare e costruzione della propria abitazione.
Dove si trovano i Dammusi?
Quando si parla di dammusi, si pensa subito all’isola di Pantelleria, ma come vediamo non è l’unica isola della Sicilia in cui questi tipi di abitazione sono state adoperate.
A seguito della colonizzazione nel Mediterraneo, i dammusi si sono diffusi anche a Lampedusa e sono stati usati dai contadini come abitazioni o magazzini per conservare il raccolto.
Oggi sono stati creati alcuni complessi di nuova costruzione, ma sempre seguendo il tipico stile delle antiche abitazioni lampedusane, adibite a hotel o case vacanze.
Se ne trovano a Cala Creta, a Cala Croce, al faro e a Cala Imbriacola.
I Dammusi Lampedusa più famosi
Sull’isola di Lampedusa è possibile visitare, a seguito di un’ opera di restauro, il più antico dammuso ancora esistente “Casa Teresa”, il quale si trova sulla via Ponente e risale al 1870 circa, divenuto simbolo di come si viveva a Lampedusa in queste antiche case di pietra.
Questo dammuso, come dicevamo, è il più antico dell’arcipelago delle Pelagie e anche il più grande tra quelli presenti sull’isola, per molti anni è servito agli agricoltori come abitazione e magazzino.
La distribuzione delle stanze è organizzata in base agli spazi interni, dove vivevano i contadini con la loro famiglia e agli spazi esterni, che venivano dedicati agli animali ed alle coltivazioni.
All’interno si possono trovare: kammara, makasenu, pagghiarola, cucina e furnu, mentre all’esterno: stadda, jardino, parmentu, aria e mannara, così come vengono definiti in dialetto siciliano.
Nel 1994, il dammuso Casa Teresa è stato acquistato dalla Regione Sicilia, per realizzare un’area museale al fine di riuscire a raccontare la vita dei coloni nelle zone rurali di Lampedusa.
Nel 2006, dentro il dammuso Casa Teresa, è stato costruito l’antiquarium, che comprende delle aree archeologiche urbane tra cui anche delle strutture artigianali dove viene lavorato il pesce di Cala Salina.
È stato possibile restaurarlo, grazie all’opera della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento ed inaugurare una mostra documentaria sul “dammuso lampedusano” col fine di incentivare il recupero e la fruizione di queste aree archeologiche dell’isola.
Oggi il dammuso Casa Teresa è diventato un monumento per l’isola di Lampedusa e accoglie ogni anno visitatori da ogni parte del mondo.
Nel 2017 è stata inaugurata la “via dei dammusi” al fine di valorizzare queste abitazioni tipiche e preservare il patrimonio storico e culturale delle Pelagie.
Se i dammusi lampedusani vi hanno incuriositi e desiderate visitarli, per poter vedere con i vostri occhi queste antiche costruzioni, allora non perdete tempo e programmate il vostro soggiorno al B&B Vicolo del Porto: verrete accolti in un luogo dall’atmosfera familiare!
Per qualsiasi informazione e curiosità, contattateci tramite recapito telefonico 338.286.5656 o all’indirizzo di posta elettronica info@vicolodelportolampedusa.it.